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Commentare o postare su LinkedIn?

Cosa è più utile?

Ormai si trovano più creators su LinkedIn che su Instagram. No, dai, sto scherzando. 

In verità non è un numero al quale ho accesso ma la sensazione è che su LinkedIn si stia sviluppando una rete di veri e propri creators, alla ricerca di una community di riferimento alla quale, sì, vendere i propri servizi, ma anche da coltivare in pieno stile instagram, con quel pizzico di vanity approach che ormai fa parte di noi e delle nostre abitudini relazionali digitali (con attenzione a non esagerare!).

 

Tra le diverse attività che si possono portare avanti con costanza – perché sì, il segreto è la costanza, anche quando le impressions e la reach non ci danno grande soddisfazione, è importante tenere duro – ci sono sicuramente i post, da accompagnare con un media che va testato: video, foto, sondaggi, solo post scritti. Tutto molto bello. Ma siamo sicuri che questo ci dia, soprattutto all’inizio, l’opportunità di far girare il nostro profilo, e quindi il nostro nome e job title, sui feed di persone nuove? 

 

La risposta è no. Ma, soprattutto, la risposta a questa esigenza è racchiusa nella parola “commento”. Ebbene, sì, lo strumento principe per andare in allargamento con la nostra community è proprio il commento sotto i post di profili che consideriamo già in possesso di una community di rilievo per il nostro business. 

 

Quando commentiamo, andiamo a mettere letteralmente la faccia e il job title là dove ci possono leggere e commentare. Ovviamente ci sono tre piccole regole da rispettare: 

 

  • il commento deve essere un commento di valore e non un banale apprezzamento, stile “nice” e “amazing”. Bisogna aggiungere valore o, quanto meno, una storia. Il “sono molto d’accordo con te” non vi porterà lontano. Non è detto che sia importante dire la propria opinione, anche un commento volto ad imparare di più è un ottimo commento.
  • il commento deve essere fatto sotto i post di persone che non solo interessano a noi ma che interessano a un discreto numero di persone in target con noi. Insomma, se un profilo ha 10 follower, e se questi sono i suoi parenti, misti in fatto di professionalità, sarà difficile che il suo post, sotto il quale stiamo pubblicando un commento, venga letto da qualcuno. Figuriamoci il nostro commento da chi verrà letto! La community della persona che stiamo commentando deve essere interessante per noi, così come il profilo stesso.
  • il dialogo deve essere alimentato e garantito: non è un buon commento se non merita una risposta, se non addirittura una chiacchierata. Ricorda che il commento – e quindi la tua faccia con il tuo job title – deve rimanere impresso nelle persone che leggono.

 

Dunque, sì, per diventare influenti su LinkedIn è necessario allargare la propria audience e non pubblicare numerosissimi post che, indicativamente, non vedrà nessuno. 

Commenta, fallo con impegno, costanza e cognizione di causa. E vedrai che sarà più bello conoscere e imparare cose nuove, interagire con persone interessanti, di quanto non avresti immaginato. 

 

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