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Scrivere con l’AI è come avere un assistente instancabile: veloce, preciso, a tratti geniale. Ma se affidi tutto il testo al modello senza una revisione umana, il risultato rischia di avere lo stesso calore di un foglio Excel.

E se oggi sono in pochi coloro che possono capire al volo se dietro alla scrittura c’è una macchina o una persona, è chiaro che più passa il tempo, più questa capacità “smascherativa” sarà alla portata di tutti.

In quanti, dieci anni fa, erano in grado di riconoscere una foto ritoccata da una autentica? In quanti potevano riconoscere una fake news da una notizia vera? Oggi, siamo allenati (non tutti, ok!) a riconoscere il vero dal falso online. E così sarà per i testi che hanno avuto un passaggio più o meno profondo in una piattaforma di intelligenza artificiale.

Torniamo ai testi scritti con AI da umanizzare. 
Hai presente quel tono un po’ troppo neutro, le frasi troppo perfette, le conclusioni che sembrano uscite da un manuale? Ecco. Lì dentro manchi tu.

Questo articolo è per chi usa l’AI ogni giorno (lo facciamo anche noi), ma vuole che i suoi testi siano autentici, umani, credibili.
Pronto per il decalogo definitivo? Cominciamo.

1. Scrivi davvero come parli

Evita parole che non useresti mai in una conversazione reale. Se non dici “invero” o “pertanto”, non scriverlo. Semplifica. Accorcia. A volte anche usare degli anacoluti è un atto di umanità.

2. Inserisci dettagli che solo tu puoi conoscere

Aggiungo: parti proprio dai dettagli e non dallo scenario generico. L’AI ragiona per generalizzazioni, inevitabile, giusto. Tu no. Aggiungi un esempio personale, un riferimento a una conversazione vera, un ricordo, un’esperienza. Più concreto, più vero.

3. Taglia il superfluo

L’AI tende a riempire, lo fa per definizione. A volte scrive 10 righe per dire ciò che tu diresti in due. Allenati a tagliare il grasso e lascia solo quello che serve davvero. I testi umani respirano.

4. Aggiungi sbavature

Una frase più lunga, una parentesi, un inciso. Oppure una scelta volutamente imperfetta, ma autentica. Nessun essere umano scrive in modo impeccabile. E va bene così. Ci sono delle sbavature che creano toni di voce. Non dimenticarlo.

5. Scegli una posizione netta

L’AI tende a essere diplomatica. Tu no. Tu, per natura, non lo sei. Non devi piacere a tutti, non cerchi la ragione da parte di tutti Se hai un’opinione, dichiarala. Prenditi il rischio di dire come la pensi. È lì che si costruisce l’autenticità.

6. Gioca con il ritmo

Alterna frasi lunghe a frasi brevi. Spezza. Vai a capo. Inizia con un “E invece no.”
Scrivere è musica. E la musica perfetta… è noiosa. E, sì, bisogna saperlo: i testi scritti con AI sono fottutamente noiosi.

7. Metti l’orecchio, non solo gli occhi

Leggi ad alta voce. Se ti impantani o suona finto, lo è. I testi umani si ascoltano bene, non solo si leggono. E poi la voce umanizza, per natura, empatizza. Aiuta.

8. Aggiungi emozione

Non serve strafare. Basta una parola sentita, un tono ironico, un’esclamazione spontanea. L’AI descrive. Tu vivi. E la differenza si sente.

9. Controlla le “formulette”

Espressioni come “in conclusione”, “è importante sottolineare che”, “da sempre” sono campanelli d’allarme. L’AI le ama. Tu? Boh. Usale solo se ci credi davvero. Ci sono anche delle parole oggettivamente abusate dalla AI: cruciale, per farti un esempio, è una parola che piace tantissimo a Chat GPT. Ti è sempre piaciuta? Usala, ma sappi che è una di quelle che creano l’allarme “debunking”

10. Firma con il tuo stile

Il modo in cui chiudi un testo dice tutto. Firmalo con un’espressione tua, una battuta, una provocazione, una domanda. Fatti riconoscere. Fatti ricordare.

Usare l’AI per scrivere è intelligente. Ma pensare che basti premere “genera” per avere un buon contenuto, no. 
I testi davvero efficaci sono quelli che ti somigliano, che lasciano intravedere chi sei. E questo, per ora, lo puoi fare solo tu. Al di là del prompt che rimane, comunque, il più grande alleato per creare un testo che parli esattamente di quello che ti serve, a chi ti serve e come ti serve.

Hai un testo AI che sembra uscito da un robot?
Prova a passarci sopra con questo decalogo e dimmi se non cambia tutto.

Scrivimi.

Mi interessa la tua opinione, mi interessa la tua storia: elena@communikey.it